martedì 6 settembre 2011

Gli Hohenzollern:Tra Regno di Prussia e Impero Tedesco.




Le prime notizie della famiglia risalgono al 1061. Il prestigio della Casata, divisa in vari rami, aumenta nei secoli successivi tramite matrimoni e conquiste e gli Hohenzollern diventano Elettori del Sacro Romano Imperatore, e, nel 1701, durante la guerra di successione spagnola, ottengono il titolo di Re.
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Contestualmente a ciò vengono uniti nella sola carica di "Re di Prussia" anche i titoli di "Duca di Prussia" ed "Elettore di Brandeburgo".  Il Regno di Prussia dopo il Congresso di Vienna viene ingrandito tanto da raddoppiare la sua popolazione. La Zollverein, unione doganale tra alcuni stati tedeschi a sostanziale egemonia prussiana (l'Impero Austriaco ne è infatti escluso) favorisce nei primi decenni dell'800 un rapido sviluppo economico sancendo ormai quel dualismo tra la Prussia e l'Austria, gli Hohenzollern e gli Asburgo, che caratterizzerà la stora europea fino al 1866. Oggetto del contendere, com'è ovvio, è il seguente: a chi spetta l'egemonia politica sul mondo tedesco? Agli Asburgo, eredi dei Sovrani Romano Germanici,  e guide dell'Europa germanofona dal 1273, o agli Hohenzollern, moderni Re di uno stato in ascesa? Saranno le armi a parlare, in particolare i fucili a canna rigata degli eserciti prussiani. Così il 3 luglio 1866, a Sadowa, l'Impero d'Austria viene estromesso per sempre dalle vicende della Germania, che si appresta a raggiungere, da lì a tre anni, la sua Unigkeit, unità. Personalmente non ritengo questo fatto un evento positivo. Il lento declino dell'Impero plurinazionale asburgico e la parallela crescita dei nazionalismi statali giacobini, come quello prussiano, è alla base, come ho sostenuto più volte, dei grandi disastri del '900. E' da riconoscere, comunque, che l'unificazione tedesca fu compiuta nel migliore dei modi possibili, attraverso la creazione di una federazione, e con estremo rispetto delle prerogative delle precedenti compagini statali che mantannero, oltre ad un'ampia facoltà legislativa, i loro precedenti Sovrani godendo di una serie di garanzie. Esattamente il contrario di quanto accaduto in Italia pochi anni prima. Da notare quindi come il processo unificativo tedesco, guidato da una dinastia autoritaria e tradizionalista, muovendo dai principi del Gottesgnadentum, non fu caratterizzato da soprusi, imbrogli e genocidi, al contrario di quanto non fecero i massonici  liberali piemontesi.                                                  Siamo all'epilogo della nostra storia: la Germania Imperiale, sotto la guida di Guglielmo I (1861-1888) e Guglielmo II  Z4VKLCAXPSNZ2CA72KRK0CASSNK6PCAB40A3WCAH4YFE3CA27007JCAY2IMQUCA515SNFCAQIM7O5CAQP58ZICA8Z1305CAOAZ939CAXMCBWBCAFDNLR0CAW3SCO4CAK(1888-1918) diviene lo stato più ricco e avanzato del mondo. Una realtà spazzata via dalla Grande Guerra, ma questa è già un'altra storia... Noi, evolianamente consapevoli del degrado morale e spirituale che subisce un popolo che passa da un governo monarchico ad uno republicano, ci limitiiamo senza illusioni a rallegrarci per le piccole cose, i piccoli segnali. La ricostruzioen del palazzo Imperale è una di queste.



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il castello originale della famiglia Hohenzollern .