giovedì 23 febbraio 2012

I fratelli Campanelli, una famiglia al servizio del Re Borbone


E' Raffaele Campanelli, discendente del Tenente Colonnello Giuseppe Campanelli, ad averci inviato le rare immagini, tratte dagli album di famiglia, dei fratelli Campanelli, una generazione al servizio del Re delle Due Sicilie, Ferdinando II prima e Francesco II poi. Due dei cinque fratelli sono entrati anche nel memorabile testo dello storico Roberto Maria Selvaggi, "Nomi e volti di un esercito dimenticato" all'interno del quale sono raccolte le notizie relative a tutti gli ufficiali dell'esercito napoletano che hanno servito durante la travagliata campagna d'autunno/inverno 1860-1861. Di Giuseppe Campanelli, direttore dei lavori al Pirotecnico militare di Capua nei mesi dell'assedio e della battaglia del Volturno, si sono occupati anche il past president dell'Associazione Ex Allievi Nunziatella, Dott. Giuseppe Catenacci e lo storico Maurizio Di Giovine, con un pampleth che venne presentato in occasione della XIII commemorazione della battaglia del Volturno dal titolo "La gloriosa fine di un regno. Giuseppe Campanelli dal Real Collegio militare alla capitolazione della piazza di Capua coerentemente fedele alla Patria Napolitana". In memoria dei soldati delle Due Sicilie, in vista della manifestazione commemorativa che si svolgerà a Capua il 29 ottobre 2011, l'Istituto di ricerca storica delle Due Sicilie dedica ai coraggiosi soldati Campanelli questa prima tappa del percorso rievocativo della Battaglia. A partire dal primo ottobre cominceremo a delineare le fasi della battaglia del Volturno, a partire dai 4 mesi che l'hanno preceduta fino ad affrontare tappa, dopo tappa, le diverse fasi e i diversi luoghi. Questo percorso rievocativo si concluderà poi con una riflessione sullo scontro al Garigliano e sulle figure di Negri e Bozzelli, caduti entrambi nel corso di quello scontro. Di seguito le tappe della pubblicazione, le esclusive foto dei fratelli Campanelli, la biografia che il Barone Roberto Maria Selvaggi delinea di Giuseppe e Canio Campanelli e, per finire, il programma della manifestazione del 29 ottobre.

r.d.r.

Prossime pubblicazioni sul blog dell'Istituto di ricerca storica delle Due Sicilie:
1 ottobre 2011 - La preparazione della battaglia del Volturno
8 ottobre 2011 - La colonna Ritucci (San Tammaro e Sant'Angelo)
15 ottobre 2011 - Santa Maria Capua Vetere, la morte del Capitano De Mollot
22 ottobre 2011 - Il fianco destro, gli errori di Ruiz e il sacrificio di Von Mechel
26 ottobre 2011 - Negri e Bozzelli, difensori della Patria al Garigliano


Il Tenente Colonnello Giuseppe Campanelli (biografia sotto)

Il Tenente Colonnello Canio Campanelli (biografia sotto)

 Settimio Campanelli (Gaeta 17 luglio 1820 - Napoli 9 febbraio 1911)
Segretario al Ministero della Guerra dopo il 1860

Leopoldo Campanelli
Capitano di Fanteria dell'esercito napoletano

Giovanni Campanelli
Ispettore di Gabinetto del Regno delle Due Sicilie

Raffaele Campanelli (Potenza, 24 aprile 1813 - Napoli, 1 marzo 1878)
Ingegnere

In alto da sinistra Canio e Giuseppe Campanelli
In basso da sinistra gli Alfieri Eugenio e Felice, figli di Giuseppe
(foto tratta da La gloriosa fine di un Regno di G. Catenacci e F.M. Di Giovine)

Giuseppe Campanelli con i figli Eugenio, Felice e Arturo tutti allievi della Nunziatella
(foto tratta da La gloriosa fine di un Regno di G. Catenacci e F.M. Di Giovine)


Giuseppe Campanelli (Potenza 6/1/1811 -Napoli 8/2/1884)
Tenente colonnello. Felice Campanelli (1767-1820) capitano di fanteria aveva avuto dal matrimonio con Maria Tosti di Valminuta 5 figli maschi; rimasti orfani in tenera età furono tutti avviati, per volere del Re, ad una onorevole carriera militare. Giuseppe Campanelli fu ammesso gratuitamente al collegio militare nel 1823 e ne' uscì alfiere di artiglieria nel 1832. Sei anni dopo era primo tenente al reggimento Regina. Nel 1843 iniziò ad operare lo stabilimento di Pietrarsa, Giuseppe Campanelli fu uno degli artefici della crescita dell'opificio, collaborando attivamente per ben 12 anni. Nel 1847 era capitano di I classe, nel 1856 fu trasferito a Capua come direttore dei lavori del pirotecnico militare, promosso maggiore nel 1859 gli fu affidata la settima direzione di Capua. Nel luglio del 1860 fu promosso tenente colonnello e l'11 di quell'anno ispettore del materiale dell'arma. Dopo la battaglia del 1 ottobre fu decorato con la Croce di Francesco I per il lavoro svolto e' per la tenacia e l'incoraggiamento dato ai soldati . Ritiratosi l'esercito dietro al Garigliano, Campanelli rimase,è in collaborazione con il colonnello Ferrante, a difendere la piazza di Capua assediata dai piemontesi. Interrogato dal governatore generale De Cornè su quanto la difesa avrebbe potuto fare fronte agli assedianti rispose con franchezza che lo spoglio matematico di materiale e di munizioni avvenuto durante la gestione di Pianell, la difesa si riduceva a ben poco, ma che avrebbe fatto tutto quello che era in suo potere per prolungare la resistenza il più a lungo possibile. Infatti pose in batteria una quantità impressionante di cannoni riattando vecchi affusti con il ferro ricavato anche dai letti delle caserme, con una macchina a vapore dell'opificio militare e con le mole di un vecchio mulino di sua invenzione potè approviggionare la piazza che era oramai allo stremo per la mancanza di viveri. Si battè da vero soldato fino al giorno della capitolazione dando lustro all'esercito borbonico, dimostrando che i veri soldati napoletani erano quelli come lui, quando Capua capitolò il 2 novembre, nel consiglio di guerra che si riunì per deliberare se accettare la resa Giuseppe Campanelli votò contro. Rientrato a Napoli si ritirò a vita privata, rifiutando ripetutamente l'invito per l'integrazione nell'esercito sardo. Un grande uomo un grande soldato. 

Canio Campanelli (Spinazzola 13/2/1808 – Napoli 3/5/1876) Tenente Colonnello. Fratello del Colonnello di Arteglieria Giuseppe Campanelli fu allievo del Real Collegio della Nunziatella dal 1823 al 1827. Promosso tenente colonnello nel maggio del 1860 fu collocato nel ruolo sedentaneo e addetto all’ispezione della fanteria di linea.

Una immagine del Pirotecnico di Capua 
che venne diretto dal Tenente Colonnello Giuseppe Campanelli