mercoledì 9 maggio 2012

Don Sisto Enrico di Borbone-Parma sulla Libia: 11 Novembre 2011


Parigi, 10 novembre 2011, festa di San Andrés Avelino, confessore e i Santi Trifone, Respício e Ninfa, martiri. [Agenzia faro]. Dopo la sua recente visita a  Madrid, faro ha avuto occasione di discutere con S.a.r. Don Sisto Enrico di Borbone-Parma dei tragici avvenimenti in Libia, dove l'alfiere della tradizione ha viaggiato in due occasioni durante la guerra nelle devastazioni subite dal paese nordafricano. Riassumiamo qui di seguito le parole del duca di Aranjuez, con il suo permesso.


L'aggressione contro la Libia è stata un montaggio vergognoso e criminale, che incoraggerà molte reazioni più sul lato musulmano. È stato anche un'esposizione indecente di ipocrisia con il governo americano, aiutando e finanziando gruppi identici a quelli ai quali facevano parte  i presunti autori dell'attentato delle torri gemelle di New York. Dopo le grida ufficiale del decimo anniversario di quell'attentano, hanno appoggiato spudoratamente gli elementi libici di Al-Qaeda, che erano a Bengasi.

Dopo questa aggressione non solo vengono nascosti gli interessi delle compagnie petrolifere francesi e statunitensi al prezzo del sangue della popolazione libica. Nicolas Sarkozy, è l'iniziatore, e lo si  può intuire dalle seguenti ragioni, tra le  altre:

  1. L'amicizia dell'attuale Presidente della Repubblica francese con il delizioso Bernard-Henri Lévy, ben noto come legato a una potenza straniera.
  2. Il suo obiettivo è di rendersi interessante prima delle future elezioni.
  3. Facilitare un'interessante posizione economica dopo il potere, indulgendo con gli Stati Uniti d'America.

Esso ha distrutto il paese africano nella situazione sociale ragionevole. Con le risorse di petrolio, lo stato ha fornito a ogni famiglia l'equivalente di quattro a cinque mila euro al mese. Qualsiasi iniziativa di affari di un cittadino libico è stato pagato dallo stato. Questi  dati mostrano la falsità della presunta disperazione del popolo libico divulgati da quasi tutti i media occidentali.

La devastazione della Libia è il risultato di un montaggio spaventoso sotto il pretesto di "evitata" un massacro  presunto, che il governo libico non ha mai previsto di effettuare. Tra le altre ragioni, il motivo per cui non era necessario, era ché solo un piccolo gruppo  si oppose a Gheddafi, gruppo collegato  ad Al Qaeda   situato nella zona di Bengasi e finanziato dall'estero.

Hanno girato questo artifizio parlando di "dittatura", termine, in questo contesto, che non ha alcun senso, come la popolazione della Libia, di non più di sei milioni di persone, che ha sostenuto il regime di Gheddafi assolutamente in maggioranza e a proposito, contrario alla stampa internazionale.

I bombardamenti NATO sono criminali e scandalosi, considerando che la loro scusa era una risoluzione  del Consiglio di sicurezza dell'ONU, che era solo  autorizzato a usare la forza per impedire agli aerei dell'aeronautica militare libica di volare. Aerei francesi, in primo luogo e poi gli spagnoli, inglesi, americani, quelli in Qatar… bombardarono tutta la popolazione, proprio contro la stessa risoluzione utilizzata dai loro governi come scusa.

Ora, nonostante l'appoggio della popolazione per Muammar Gheddafi, "la guida", è stato assassinato nel modo più esecrabile, e il nuovo "governo" emerso dalla stessa minoranza di Al Qaeda a Bengasi, installati da armi occidentale, si sta affrettando ad imporre la 'Sharia' cancellando le leggi di Gheddafi contro la poligamia e così via. Un altro passo per il suicidio dell'Occidente, a scapito della devastazione di un paese e la sofferenza di un popolo.

Libia, antes y después: Misurata, después de su «liberación» por la OTAN, y antes de ella
Libia, prima e dopo: a destra Misurata, dopo la sua "liberazione" da parte della NATO e a sinistra  prima della guerra.


Fonte:

http://www.carlismo.es/

Tradotto e adattato da:

Redazione A.L.I.