domenica 3 giugno 2012

Ferdinando II di Borbone-Due Sicilie: Prima di tutto viene il bene del Popolo!

S.A.R. Ferdinando II di Borbone-Due Sicilie
 
 
Buon cattolico, buon marito e buon padre, Ferdinando II regna dal 1830 al 1859 ed è il primo a parlare, nel 1833, di una Lega degli stati italiani in funzione antirivoluzionaria. Si trattava di prevenire nuovi tentativi francesi (o inglesi) di invadere il Bel Paese con la scusa di turno (a fine settecento si trattava della “libertà” importata dalle baionette di Napoleone).
A giudizio di Eugenio Di Rienzo che ne parla ne Il Regno delle Due Sicilie e le Potenze europee, Ferdinando perde il regno quando non obbedisce alla volontà inglese di schierarsi a fianco delle potenze illuminate dalla parte della liberale Isabella II all’epoca della prima guerra carlista combattuta in Spagna fra cattolici e massoni. Colpa imperdonabile. Che si aggiunge all’altra di aver mantenuto il proprio stato fuori dalla guerra di Crimea, all’opposto del fido Cavour che spedisce a combattere (e morire) quindicimila uomini, giusto per aver il piacere di stare dalla parte di Francia ed Inghilterra (alleate dell’Impero Ottomano!) contro la Russia.
La potenza liberale per eccellenza, l’Inghilterra, che in quegli anni combatte la guerra dell’oppio contro la Cina, decide che è troppo. Che al centro del Mediterraneo non ci può essere uno stato che sfugge al suo controllo. E che tenta, addirittura, di “fare da sé”. E parte una campagna stampa di pubblica delegittimazione del legalissimo governo delle Due Sicilie per manifesta immoralità, crudeltà e oppressione del proprio popolo.
Ecco cosa scrive in due privatissime lettere, subito rese pubbliche, William Gladstone al conte Aberdeen nel 1851: “Il Governo borbonico rappresenta l’incessante, deliberata, violazione di ogni diritto. La negazione di Dio, la sovversione di ogni idea morale e sociale eretta a sistema di governo”.
Menzogne, menzogne e ancora menzogne diffuse con proterva improntitudine. Menzogne ripetute a gran voce al Congresso di Parigi del 1856. Menzogne che giustificano, in nome della morale e del buon governo, una barbarica invasione coloniale affidata ai Savoia.
Ferdinando II, grande  re, voleva un buon regno che agisse nell’interesse dei propri cittadini e per la loro prosperità. E' forse lui un cattivo esempio? E' forse stato  un brutale tiranno? La risposta è un categorico no!
Ferdinando II di Borbone-Due Sicilie rappresentava , in un periodo di forte lotta e contrapposizione tra liberalismo e Tradizionalismo, uno degli ultimi difensori del buon Governo  volto  principalmente al bene del popolo e alla difesa della sua vera libertà. Egli rappresentava per le potenze liberali un'affronto verso la loro , vera, tirannica smania di potere e controllo. Ieri la principale potenza a spadroneggiare  era l'Inghilterra oggi gli U.S.A. .
 
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Scritto da:
 
Redazione A.L.I.