lunedì 25 giugno 2012

Pellegrinaggio alla Chiesa Ossario di Solferino nel 153° della battaglia , 24 Giugno 2012



Noi dell'Associazione legittimista Italica non potevamo rinunciare di recarci a Solferino, il giorno esatto del 153°  anniversario della battaglia, per rendere omaggio ai caduti Austro-Lombardo-Veneti che lì si sono sacrificati per difendere la loro vera Patria dall'invasione Franco-Piemontese.
Nella più antica delle chiese solferinesi, quella di San Pietro in Vincoli, trova posto l’Ossario, voluto ventun anni dopo la battaglia, dalla Società Solferino e San Martino per accogliere degnamente le spoglie dei Caduti dei tre eserciti.
Ci si arriva percorrendo un suggestivo viale di cipressi ai bordi del quale si estende un ampio parco. Sulla facciata della chiesa si possono osservare due mosaici: uno raffigurante San Pietro e l’altro, il Redentore. All’interno sono custoditi 1413 teschi e le ossa di circa 7000 Caduti conservate, come a San Martino, senza distinzione di nazionalità e grado. Alcuni scheletri, in parte attribuiti a soldati francesi, sono esposti a destra ed a sinistra dell’abside(e qui mi sembra che la distinzione ci sia dato che nessun Imperial-Regio è messo in "primo piano"), sotto la quale un profondo pozzo contiene i resti di circa duecento uomini.
Qui di seguito potrete vedere le foto realizzate durante la giornata con i rispettivi approfondimenti:

Questa foto mostra la cerimonia di commemorazione tenutasi nella piazza antistante il museo della battaglia di Solferino . Si possono vedere in lontananza i "soldatini Italioti" e le insegne dei Comuni dove si combatterono le principali battaglie della Campagna del 1859, in pratica nulla di così diverso da ciò che il 10 Giugno successe a Magenta. Nella Piazza c'era anche la banda che suonò "il Piave mormorò" , che considererei un'offesa ulteriore al Governo legittimo di Vienna e una dose di nazionalismo stile ventennio fascista. C'erano persone con bandierine tricolorute , bandiere dell'attuale Governo Austriaco e Ungherese ma non vi era traccia di bandiere Lombardo-Venete, eccezion fatta per la nostra che risaltava e destava curiosità, oltre che comenti scocciati degli organizzatori dell'evento. Con la Coccarda bianca da legittimista , con il Sacro Cuore di Gesù appuntato sopra, fieramente portavamo la nostra difesa ai veri eroi della battaglia di Solferino. Quando la "patriottica" banda cominciò a suonare quell'irritante motivetto ( fratelli d'Italia) la protesta da parte nostra fu quella di girare le spalle a quel ridicolo teatrino.

Nel Ristorante , sempre volto sulla Piazza già precedentemente citata, sventolavano tre bandiere, quelle Rivoluzionarie del Governo Unitario e di quello Francese , con l'aggiunta della bandiera Austriaca, peccato però che quella bandiera non rappresenti i caduti Austro-Lombardo-Veneti in modo reale , quella bandiera porta si i colori Austriaci ma non è la bandiera legittima, ne dell'Impero ne tanto meno del Regno Lombardo-Veneto. Ennesima mancanza di rispetto alla memoria e alla verità.
Questa insegna si trova al principio del viale che conduce all'Ossario di Solferino. Lo so, per chi conosce la verità ciò che viene scritto è fastidiosamente "romanzesco" quindi eviteremo di dilungarci troppo sull'ennesima insegna di faziosità fasulla "made in Italy".


Questo è il Viale  fiancheggiato da Cipressi che conduce all'Ossario. Erano presenti solo bandiere Rivoluzionarie nessun'altra  bandiera della parte "opposta" era presente, ennesimo insulto alla memoria e alla verità.

La Chiesa Ossario di Solferino . A destra e visibile il palco dove si svolde la commemorazione ai caduti . Tralasciando le parole citate dalla solita cricca liberale notate qualcosa che vi ricorda Magenta? Esatto, solite bandiere Rivoluzionarie , con quella Austriaca e Ungherese volte a dimostrare un  presunto dominio straniero scongiurato dagli "eroi" risorgimentali, ennesimo isulto alla memoria e alla verità.

Queste foto dimostrano l'ennesimo esempio di faziosità Rivoluzionaria, a partire dalla prim a foto che mostra il busto dell'infame Napoleone III . Tutti i busti appartengono ai Generali Francesi caduti a Solferino e nelle battaglie della Campagna del 1859 combattute in precedenza, di Imperial-Regi nemmeno l'ombra. Questa la catalogherei come l'ennesimo insultoi alla memoria e alla verità. 







Nelle foto è possibile vedere i resti dei caduti di tutti e tre gli schieramenti che presero parte alla battaglia Solferino . Fa un certo effetto avere di fronte , a pochi centimentri, i resti mortali di coloro che un tempo erano soldati, chi dell'Esercito Francese o Sardo-Piemontese , chi dell'Imperial-Regio Esercito. E proprio ai soldati di quest'ultimo che la memoria va , a coloro che si sono immolati per la legittimità della loro Patria e per la Tradizione e la fede. Con tutto il nostro rispetto per i caduti Franco-Piemontesi che consideriamo vittime di un gioco più grande di loro. Nelle ultime due foto sono visibili alcuni scheletri, in parte attribuiti a soldati francesi, che  sono esposti a destra ed a sinistra dell’abside. Ora questo enfatizzare nuovamente sull'alleato del Governo unitario mi sembra un'ennesima offesa verso la m,emoria e la verità. Possiamo capire benissimo che vogliano esaltare coloro grazie ai quali vinsero la guerra , ma resta comunque un'ennesima  mancanza di rispetto verso coloro che morirono per la loro vera e legittima Patria. Forse i Solferinesi hanno dimenticato che durante lo svolgersi della battaglia loro appoggiarono il loro Esercito, quello Imperial-Regio, fornendo i letti migliori per i feriti, o che durante la battaglia si credette ad una vittoria Imperial-Regia che provocò un fiorire di bandiere Asburgiche da Brescia fino a Bergamo, questi avvenimenti vennero riportati da Cronisti del Time, certamente non filo-Austriaci.


In queste tre foto è visibile l'omaggio che noi dell'Associazione legittimista Italica abbiamo voluto lasciare all'interno della Chiesa Ossario di Solferino per commemorare i valorosi caduti Austro-Lombardo-Veneti. L'omaggio , semplice ma di rilevante simbolicità, è composto da una piccola Rosa biancha( colore universale del legittimismo) con una dedica nella quale è stato inserito lo stemma del Regno Lombardo-Veneto e una fascetta con i colori della Casa Imperiale degli Asburgo-Lorena, in fine c'è la piccola bandiera del Regno Lomardo-Veneto. Non vi stupirete se vi dico che tale omaggio, così sincero e di parte opposta alla vulgata di menzogne risorgimentali, era l'unico nel suo genere. Vi erano delle fasce con i colori della dell'Austria e scritte in Tedesco ma nulla riportava realmente alla realtà dei fatti. La dedica e firmata dal Presidente dell'A.L.I. ma porta la dicitura " Associazione legittimista Trono e Altare" , non si tratta di un errore di battitura è semplicemente il nome ufficiale che prendera l'Associazione a breve. Tra pochi giornio verranno spiegate le motivazioni.

Lasciammò Solferino consapevoli di aver fatto qualcosa di veramente giusto e dovuto.

Scritto da:

Redazione A.L.I.