sabato 29 dicembre 2012

Capitano di Artiglieria ANGELO MARIA CICCHIELLO

Capitano di Artiglieria ANGELO MARIA CICCHIELLO
Medaglia d'Oro
Il Capitano Angelo Maria Cicchiello appartiene a quella schiera di soldati duosiciliani che seppero tenere fede al loro giuramento e combatterono fino alla fine per la libertà della nostra Patria. Quegli uomini furono tutti eroi, dal grado piú basso al grado piú alto. Ognuno di essi era, infatti, libero di non combattere e di tornarsene a casa.

Invece, per nove tragici mesi, tra immense difficoltà, portandosi dalla Sicilia fino a Gaeta, Messina e Civitella del Tronto, restarono impavidi a combattere per un ideale.
Un comportamento raro per quei tempi. Quegli uomini non meritavano l’oblio in cui lo squallido militarismo piemontese li ha gettati.
Da questo numero cercheremo di ricordarne alcuni, tutte le volte che riusciremo ad averne notizie. Lo stato di servizio del Capitano Cicchiello ci è giunto attraverso un ritrovamento fortunato da parte del nostro Console Generale della Liguria, l’ing. Alfonso Grasso. Queste sono le notizie tratte dall’Archivio militare della Guerra, Marina, Anzianità e Contenzioso, compilato nel 1861 dal Commissario di guerra Diodati: Nato il 30 gennaio 1809 a Rionero in Vulture, fu incorporato come soldato semplice il 16 settembre 1826 nel Reggimento "Regina" della Real Artiglieria in Palermo, dove svolse la sua carriera. Si sposò a Palermo il 29 marzo 1838 con Donna Giuseppa Paternò dalla quale ebbe due figli.
Il suo servizio nell’Esercito delle Due Sicilie durò 35 anni, 8 mesi e 16 giorni. Fu nominato sergente il 1° giugno del 1836 e Alfiere il 7 luglio 1848. Sottotenente il 15 giugno 1849 e Tenente il 12 settembre 1855. La sua nomina a Capitano avvenne il 27 febbraio 1858.
Tra i suoi numerosi incarichi ricordiamo:
Nel 1848 ebbe il comando di mezza batteria di un reparto mobile in Puglia; Comandante di batteria di montagna dal 23 febbraio 1849 al 21 agosto 1849 nella campagna contro la sedicente repubblica romana, dove partecipò, sotto il comando del principe di Ischitella, alla battaglia di Velletri durante la quale mise in fuga a cannonate le bande garibaldine; Comandante della 18ª Compagnia di artiglieria dal 1858 al novembre 1860; Comandante della 9ª Compagnia di artiglieria dal dicembre 1860 al 14 febbraio 1861 durante tutto l’assedio di Gaeta, dove diresse i tiri della Batteria S. Maria fino alla fine dell’assedio.



Il Capitano Angelo Maria Cicchiello in data 12 ottobre 1844 fu decorato di medaglia d’oro del Real Ordine di Francesco I a seguito del suo eroico comportamento in occasione dell'esplosione di mezzo quintale di polvere in un opificio di fuochi artificiali fuori Porta Ossuna in Palermo, dove crollarono numerosi edifici.
Fu insignito, inoltre, della Croce di cavaliere di Grazia del Real Ordine di San Giorgio per il valoroso comportamento tenuto in piú occasioni durante l’assedio di Gaeta, particolarmente nei cannoneggiamenti del 5 e 22 gennaio e del 5 febbraio 1861.


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