martedì 18 dicembre 2012

La Contro-Rivoluzione, il peccato e la Redenzione (Estratto dal libro "Rivoluzione e Contro-Rivoluzione" di Plinio Corrêa de Oliveira)




1. La Contro-Rivoluzione deve ravvivare la nozione del bene e del male

La Contro-Rivoluzione ha, come una delle sue missioni più importanti, quella di ristabilire o ravvivare la distinzione tre il bene e il male, la nozione del peccato in tesi, del peccato originale, e del peccato attuale. Questo compito, se eseguito con profonda compenetrazione dello spirito della Chiesa, non porta con sé il rischio della disperazione nella misericordia divina, dell'ipocondria, della misantropia, ecc., di cui tanto parlano certi autori più o meno imbevuti delle tesi della Rivoluzione.  
2. Come ravvivare la nozione del bene e del male

La nozione del bene e del male si può ravvivare in vari modi, fra i quali:
1) Evitare tutte le formulazioni che abbiano il sapore di morale laica o interconfessionale, poiché il laicismo e l'interconfessionalismo portano, logicamente, all'amoralismo.
2) Mettere in evidenza, nelle occasioni opportune, che Dio ha il diritto di essere obbedito, e che, quindi, i suoi comandamenti sono vere leggi, a cui ci conformiamo in spirito di obbedienza, e non solo perché ci piacciono.
3) Sottolineare che la legge di Dio è intrinsecamente buona e conforme all'ordine dell'universo, nel quale si riflette la perfezione del Creatore. Per questa ragione deve essere non solo obbedita, ma amata, e il male deve essere non solo evitato, ma odiato.
4) Diffondere la nozione di un premio e di un castigo post mortem .
5) Favorire i costumi sociali e le leggi da cui il bene sia onorato e il male sia sottoposto a sanzioni pubbliche.
6) Favorire i costumi e le leggi che tendano a evitare le occasioni prossime del peccato, non solo, ma anche quello che, pur avendo soltanto l'apparenza del male, possa essere nocivo alla moralità pubblica.
7) Insistere sugli effetti del peccato originale nell'uomo e sulla sua fragilità, sulla fecondità della Redenzione di Nostro Signore Gesù Cristo, come pure sulla necessità della grazia, della preghiera e della vigilanza affinché l'uomo sia perseverante.
8) Sfruttare tutte le occasioni per indicare la missione della Chiesa come maestra della virtù, fonte della grazia, e nemica inconciliabile dell'errore e del peccato.

Di Redazione A.L.T.A.