sabato 29 dicembre 2012

Riflessioni sulla proposta di legge “antinegazionista”: Punire e penare

punire
Continuando a seguire il dibattito sulla proposta di legge “antinegazionista”, segnaliamo questo articolo di Claudio Vercelli** apparso su Free Ebrei. Già in precedenza avevamo fatto menzione dell’intervento di Andrea Giacobazzi ( Da “Historia Magistra Vitae” ai magistrati della storia )
**ricercatore di storia contemporanea presso l’Istituto di studi storici “Gaetano Salvemini” di Torino, dove coordina il progetto didattico pluriennale Usi della storia, usi della memoria. In qualità di giornalista pubblicista collabora con regolarità con diverse testate tra le quali Pagine Ebraiche Moked, newsletter dell’Unione delle comunità ebraiche italiane. Svolge inoltre attività di consulenza e insegnamento. Come autore ha pubblicato, tra gli altri, i seguenti libri: Tanti olocausti. La deportazione e l’internamento nei Lager nazisti (Giuntina, Firenze 2005); Israele e Palestina: una terra per due (Ega, Torino 2005), Israele: storia dello Stato 1881-2008, Dal sogno alla realtà (Giuntina, Firenze 2007-2008), Breve storia dello Stato d’Israele (Carocci, Roma 2009), Storia del conflitto israelo-palestinese (Laterza, Roma-Bari 2010),  Triangoli violaStoria della deportazione dei testimoni di Geova nei Lager nazisti (Carocci, Roma 2012) e una Storia del negazionismo (Laterza, Roma-Bari 2013). E’ inoltre coautore del manuale di storia per i licei e l’università Un mondo al plurale per la cura di Valerio Castronovo (La Nuova Italia, Firenze 2009). [sua scheda su Free Ebrei]

Punire e penare    

di Claudio Vercelli   
In linea di massima mi riesce difficile dissentire dall’opinione espressa da Andrea Giacobazzi. Ci sono due estremi, che si articolano su una medesima linea retta, a volte senza immediata soluzione di continuità anche se si pongono agli antipodi. Da un lato i fatti storici nella loro conoscibilità che è, per definizione, oggetto di costante intervento e quindi, laddove ciò può risultare necessario, lecita revisione. Dall’altro la deliberata falsificazione, che può avvenire in molto modi, in qualche caso (anche se assai raro) addirittura per buona fede. …
 
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Fonte:

http://radiospada.org/