venerdì 4 gennaio 2013

[Da leggere] Io all’inferno non ci voglio andare

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Nota di Radio Spada: pubblichiamo una bellissima poesia su uno dei Novissimi
 
scritta dal gesuita Padre Alfonso Maria Casoli 
 
antologizzato in “Reliquie poetiche.
 
Raccolta postuma dai manoscritti dell’autore” 
 
(Modena, 1925)
 
Io all’inferno non ci voglio andare, 
perché all’inferno non si fa che odiare; 
e invece questo mio povero cuore 
già vivere non può se non d’amore; 
amor del ciel, del sole e delle stelle, 
amor di tutte le creature belle; 
dei fratelli in terra pellegrini, 
e dei beati tra i fulgor divini; 
ma caldo amore sovra tutte le cose 
per lui che amando all’essere mi pose. 
Da quest’amore sconfinato e forte 
non mi separerà pure la morte; 
anzi la morte sarà il varco stretto 
per cui potrò arrivare al mio Diletto. 
E giunto fra le sue paterne braccia, 

ravviverò quest’umiliata faccia; 
sotto i suoi baci scorderò in eterno 
i tristi giorni del passato inverno; 
l’anima mia sotto la sua carezza 
gusterà tutta la celeste ebbrezza. 
Infelice chi perde un tal tesoro, 
per guadagnare poco argento e oro; 
chi per gusti sozzi d’un momento 

perde la fonte d’eternal contento; 
chi fa se stesso centro all’universo, 
mentr’egli è al mondo un atomo disperso. 
Fuori di Dio non c’è dolcezza e pace, 
non c’è fuori di Dio amor verace. 
IO, no, all’inferno non ci voglio andare, 
perchè all’inferno non si può più amare. 
 
Padre Alfonso Maria Casoli S.J. (1913)
 
 
 
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