martedì 22 gennaio 2013

L'Arciduchessa Maddalena d'Asburgo

 

I membri della Gebetsliga di Massa-Carrara ricordano la figura dell’Arciduchessa Maddalena di Asburgo, antenata del Beato Imperatore Carlo, proclamata Venerabile dalla Chiesa. Essa nacque a Innsbruck nel 1532. Il padre, l’Arciduca Ferdinando, divenne Sacro Romano Imperatore all’abdicazione del grande Carlo V, nel 1556. La madre Anna, invece, apparteneva alla stirpe degli Jagellone. Suo fratello Luigi fu l’ultimo della sua Casa a essere Re di Ungheria e Boemia; fu in seguito alla sua morte, avvenuta in battaglia contro i turchi, che i due reami passarono alla casa di Asburgo.

Maddalena, al pari delle sorelle Elena e Margherita, all’inizio degli anni ’60 fece voto di castità perpetua, e nel 1568 creò un convento per ragazze di nobile famiglia. Negli anni successivi, come riportano le cronache, questo istituto arrivò ad ospitare oltre 40 giovani. La devota Arciduchessa si spense nel 1590, dopo aver guidato il monastero per ventidue anni. "Ein Muster wahrer frömmigkeit ", esempio della più autentica devozione, per usare le parole dello storico Costantin Wurzbach, che nel 1861 scrisse un’enciclopedia biografica dei membri della Casa di Asburgo. Contribuì in prima persona alla redazione degli statuti dell’istituto, ispirati a quelli dei Gesuiti, che Maddalena volle far giungere in Tirolo. Per essi, insieme al fratello Ferdinando, (e nonostante qualche dissidio) fece costruire una chiesa e un collegio. I Padri gesuiti contribuirono a educare e re-istruire il popolo. In questo senso anche Maddalena contribuì, col vivo esempio della sua fede, oltreché con un’intensa attività riformatrice, a sconfiggere l’eresia anabattista e luterana in Tirolo.

Si dice che il suo esempio, il ricordo della sua vita cristiana e pia, abbiano contribuito a plasmare lo spirito del Tirolo, la "terra sacra", ("Heiliges Land", in tedesco ) . Quelle valle alpine, nei secoli successivi, furono investite in pieno dal clima della controriforma e svilupparono alcune devozioni popolari molto forti, come il culto del sacro cuore di Gesù. Non a caso, a cavallo tra XVIII e XIX secolo, l’oste Andreas Hofer si porrà alla testa delle milizie popolari tirolesi e combatté i francesi, rei di aver promosso una secolarizzazione e scristianizzazione della società. Il Tirolo fu in questi anni il fulcro europeo della resistenza antinapoleonica

Nel 1783, per volontà dell’Imperatore Giuseppe II, il convento di Maddalena fu chiuso: erano gli anni del giuseppinismo, versione austriaca delle politiche giurisdizionaliste attuate da molti governanti europei nella seconda metà del 1700. Nel 1914, pochi mesi prima di morire, l’Arciduca Francesco Ferdinando riacquistò la chiesa sconsacrata. Ricordiamo, in chiusura, che anche la figura dell’Arciduca Ferdinando, zio del Beato Carlo, non è estranea alla nostra terra, in quanto egli ha rivestito la carica di Duca titolare di Modena (e quindi anche di Massa) dalla morte del cugino Francesco V d’Austria D’Este, ultimo Duca effettivo di Modena, fino alla sua morte, avvenuta in seguito al tragico attentato di Sarajevo


Fonte:

http://rivoluzionereazione.blogspot.it/