mercoledì 13 febbraio 2013

Giornali e giornalini...

 
 
 
Mio non proprio amichevole commento all'articolo http://www.lindipendenza.com/fenestrelle-la-storia-e-diversa-da-come-lhanno-raccontata/
Se questo giornale on line è la continuazione di una testata che si chiamava “Indipendenza” e usciva in forma cartacea, allora non mi meraviglia che abbia dato voce al pallone gonfiato Barbero. Il giornale che conoscevo io era pronto a versare calde lacrime su tutte le forme di indipendentismo, anche le più improbabili e ridicole; salvo fare la faccia feroce di fronte ad analoghe istanze provenienti da Sud. Quanto a Barbero, costui dice di essere professore di storia medievale. Sarà. Di fatto, ultimamente, è salito agli onori delle gazzette per le sue avventate incursioni nella storia contemporanea. Naturalmente, essendo un anti revisionista, è immediatamente diventato il “golden boy” della storiografia italiana, ospite prediletto delle case di tolleranza televisive pseudoscientifiche gestite da Augias, Angela, eccetera. Invece si tratta di un ringhioso dilettante, come dimostra la figura da peracottaro rimediata dal “grand’uomo” in occasione dell’incontro da lui sostenuto, a Bari, con il presidente del Movimento Neoborbonico Gennaro De Crescenzo. Se non ci credete, potete guardare il relativo filmato andando al seguente indirizzo web: http://www.youtube.com/watch?v=7k3lR5JWdE8.Ovviamente la stampa e la TV hanno omesso o del tutto falsato il resoconto di questa “sfida”, dalla quale il professorino “sabaudo” – il cui risentimento è peraltro dettato da bieco campanilismo piemontese, nemmeno da patriottismo italiota – è uscito con le ossa rotte! C’era da aspettarselo: solo in questo sporco paese, unito esclusivamente dall’ipocrisia e dall’avversione alla verità, un tizio del genere avrebbe ancora il coraggio di farsi vedere fuori casa e, addirittura, di continuare a pontificare in televisione!Riguardo al leghista Oneto, si tratta del solito revisionista “pro domo sua”: vale a dire, dell’ennesimo ipocrita razzista, che ci riserviamo di conciare per le feste, “pubblicisticamente” parlando, a tempo debito.
 
 
Scritto:
 
Lorenzo Terzi