giovedì 16 maggio 2013

Ma chi ci salverà dai progressisti?

Jacques Maritain Vieux2
 
 
Volendo io dopo l’ultima confessione scontare su questa Terra qualche anno di Purgatorio una volta acceso il computer decisi, invece di guardarmi l’ennesimo poliziesco italiano anni ’70, di scorrazzare negli spazi telematici gestiti da anacronistici personaggi ascrivibili alla galassia catto-liberale e catto-progressista, passando dal “famigerato” DonGiorgio.it (il cui fondatore se fosse vissuto durante la riforma liturgica di Pio XII lo avrebbe costretto ad aggiungere un “Oremus et pro perfidis Don De Capitanis” alle Preci Solenni del Venerdì Santo) al blog intitolato “Nipoti di Maritain” (un nome un programma), nel quale ebbi modo di imbattermi, tra le solite spatafiate e pistolotti pseudo-intellettuali su “sacerdozio” femminile, “sessuofobia” nella teologia morale cattolica, Ernesto Buonaiuti e tanto mal di fegato (spero mi valga il condono di qualche anno di Purgatorio), un curioso articolo dal titolo “Ma i Papisti si salveranno?” (http://nipotidimaritain.blogspot.it/2012/10/di-niccolo-bonetti-molti-cattolici.html#.UZUOnEp_1ws ). Fattomi coraggio e pensando allo scopo per il quale mi trattenevo in quel blog, mi inoltrai nella lettura. 
Ebbene, il primo quesito che mi balenò in mente una volta terminato fu: li avrà già citati in giudizio Umberto Eco per violazione dei diritti d’autore, data l’equivalenza tra il “pensiero” da loro esposto e le “sottili” sparate anti-clericali contenute ne Il Nome della Rosa?
Oltre a questa considerazione, leggendo attentamente (non imitatemi, il vostro fegato potrebbe risentirne) si può tranquillamente affermare che non vi sia nulla di nuovo sotto il sole: lettura in chiave evoluzionistico-storicista dei dogmi (“anche gli stessi dogmi,per quanto siano veri e definitivi,hanno avuto il loro sviluppo storico e non sono e non saranno mai adeguati e capaci di cogliere in maniera totale i misteri della fede.”), svilimento dell’operato della Chiesa (“la Chiesa ha sbagliato,sbaglia e sbaglierà.”) e chi più ne ha più ne metta, il tutto unito a quel sovracitato condimento di stereotipati attacchi a coloro che gli fanno notare di essere “leggermente” fuori dai binari della Chiesa Cattolica, ad esempio “Con questi presupposti non possono che collocarsi a destra.”, dimentichi che la linea del partito unico la prese per primo Lenin, senza volersi dimenticare l’iperinflazionato “sessualmente repressi”, che in questo caso fa anche sorridere data la completa assenza di donne nella redazione dei Nipoti e la loro presenza invece in siti “papisti” quali Corrispondenza Romana, Campari & De Maistre e Radio Spada. Si denota inoltre una totale incapacità nell’obbedire ad un’autorità (quella del Magistero Ecclesiastico), pur da loro riconosciuta come legittima, in nome di una presuntuosa ed erronea concezione della libertà di coscienza che parrebbe rasentare la schizofrenia o il disturbo bipolare di personalità. Che facciano pace col loro cervello. 
Concludendo, più che di fronte a dei “nipoti di Maritain” si direbbe che si tratti degli ennesimi figli illegittimi della grande meretrice modernista, giustamente stigmatizzata da San Pio X e da Pio XII. Dio ce ne liberi e ce ne scampi. 
 
A cura di Federico
 
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