venerdì 23 agosto 2013

La Frammassoneria nella Prima Guerra Mondiale : Il Grande Oriente del Belgio dietro l'attentato al Principe ereditario Francesco Ferdinando a Sarajevo


l'attentato al Principe ereditario Francesco Ferdinando.


 Nelle minuta di una lettera di risposta, datata 28 novembre 1929, indirizzata ad una persona non nominata, padre Gruber spiega che l'assassinio a Sarajevo del Principe ereditario fu orchestrato dalla Massoneria del Grande Oriente del Belgio in accordo con la Gran Loggia di Serbia: ''...Questo che dirò ora è molto confidenziale. Da tre o quattro anni ho sicura informazione che il G. Oriente del Belgio, attraverso il Cap. Molland, e su richiesta della Gran Loggia di Serbia, ha fornito l'accenditore, avvolto in un sigaro, che ha fatto esplodere la bomba sotto la vettura dei principi ereditari (austriaci, a Sarajevo) e li ha fatti soccombere sotto il tiro delle pallottole sparate a bruciapelo per mano di assassini al servizio della Gran Loggia di Serbia. Qualora lei desiderasse un rapporto più preciso in ordine alla pubblicazione, lo si potrà fare a suo tempo. Fino a questo momento, tutto questo è strettamente confidenziale. E' un contributo importante in ordine, in ordine al superamento dell'odio e alla riconciliazione dei popoli''.   

 A conclusione di quella minuta di lettera, padre Gruber accenna, senza precisare, a :

 '' Una propaganda calunniosa e molto ipocrita della G. Loggia di Serbia. Il suo capo, l'attuale Gran Maestro e Gran Commendatore del Supremo Consiglio dei 33 Weifert, che fino a poco tempo fa era stato membro della Loggia di Budapest. Una propaganda con la quale si era allineata tutta l'Entente, con grave danno per la Germania e l'Austria-Ungheria''
L'Entente era l'Intesa, ossia l'alleanza di Francia, Inghilterra e Russia, a cui si associarono poi l'Italia sabauda post-risorgimentale (anticlericale) e gli Usa.
C'è da dire che la Massoneria belga, all'epoca, era il Grande Oriente del Belgio, anticlericale tanto quanto il Grande Oriente di Francia. Eppure c'erano contatti piuttosto amichevoli tra i massoni belgi e massoni inglesi. Il conte Eugene Felicien Goblet D'Alviella (1846-1925), statista e storico delle religioni, fu iniziato massone nel 1870 e nel 1884 divenne Gran Maestro del Grande Oriente del Belgio. Nel 1909 fu eletto membro della prestigiosa Loggia massonica di ricerca Quatuor Coronati, N° 2076 di Londra, all'obbedienza della United Grand Lodge of England (UGLE).

 Padre Gruber in una minuta di lettera datata 25 marzo 1930 a Mons. Schoepfer :

 ''La persona responsabile dell'assassinio dei principi ereditari al trono d'Austria strumento della Massoneria serba fu il col. Tankosic, e l'esecuzione fu decisa in una risoluzione formale. L'accenditore per la bomba fu procurata dal Gran Oriente del Belgio su richiesta della Gran Loggia Serba; esso fu portato, avvolto in un sigaro, dal massone Cap. Molland, che si recò personalmente a Belgrado. La rivelazione fu fatta dal Sig. Muller, allora Segretario del Gran Oriente del Belgio''.
L'abbattimento della Monarchia Austro-Ungarica faceva comodo a grandi e ristretti circoli di politici legati alla Massoneria, che volevano rimuovere ogni ostacolo al progresso (in senso massonico) dell'umanità. Gli Asburgo rappresentavano le ultime vestigia di 'clericalismo' e di 'monarchismo' Cattolico. Tale fu lo scopo anche di quella messa in scena chiamata  "Congresso dei popoli oppressi dell'Austria-Ungheria" svoltosi a Roma dal 9 all'11 aprile 1918, promosso da Thomas Masaryk ed Eduard Benes (massoni e sudditi dell'Impero asburgico) e dagli inglesi , sempre massoni,  (Henry) Wickham Steed e Hugh Seton-Watson e ''con il supporto della massoneria internazionale e di alcuni ambienti politicamente influenti dell'Intesa''.
Di fatto la Grande Guerra (1914-18) si concluse con la grande repubblicanizzazione dell'Europa. Sorsero nuove repubbliche : Austria, Germania, Cecoslovacchia, Ungheria... I Trattati di Parigi (1919-1920), il nuovo architetto era il Presidente statunitense Woodrow Wilson (massone, 33° grado RSAA -Giurisdizione Usa - Nord), il quale si presentò come l'annunciatore di una nuova era caratterizzata dall'autodeterminazione giuridica dei popoli. Di fatto - afferma Charles Seymour, uno dei delegati americani a Parigi - la Conferenza di Pace parigina liquidò lo Stato asburgico : ora erano i singoli popoli ad autodeterminarsi. Questo almeno in teoria e sulla carta; in realtà questo astratto concetto, inapplicabile in una società realmente funzionale , divenne sempre più un'"oppio" intellettuale raccontato ai popoli per tenerli buoni e scatenarli a piacimento .
Dalla massonica Conferenza di Parigi, l'Austria Cattolica fu smembrata, mentre la Germani protestante fu rafforzata (sebbene trasformata in Repubblica) e stimolata al revanscismo e al riarmo. Le potenze vincitrici della Grande Guerra avevano reso un grande favore al pangermanesimo. Di fatto, lo squilibrio provocato dalla massonica  Pace di Parigi favorì la crescita e lo scontro dei due 'fratelli nemici' : il comunismo bolscevico e il nazifascismo. I massoni Masaryk e (dal 1935) Eduard Benes furono presidenti della Cecoslovacchia. Benes morì nel 1948 (poco prima del colpo di stato comunista) e guardava con favore a Stalin. Nel 1938, poco prima che Hitler annettesse l'Austria al Terzo Reich, Benes avrebbe esclamato : 'A Vienna meglio Hitler che gli Asburgo!''.
 
 
Nota:
 
Gavrilo Princip.
E Gavrilo Princip ? Un manutengolo al quale vennero accollate tutte le colpe. Egli era infatti affiliato alla  Giovane Bosnia (Mlada Bosna), piccola loggia dipendente dalla Grande Loggia Serba il quale "scopo dichiarato" era , e non a caso,  quello di far annettere  la Bosnia ed Erzegovina al Regno di Serbia.
Gavrilo Princip venne scelto per la sua cieca obbedienza alla setta e al suo fanatismo. Una volta arrestato, Princip tentò di suicidarsi per non dover essere costretto a parlare. Prima provò a farlo ingerendo del cianuro, cianuro datogli dai suoi mandanti in caso di cattura, la seconda volta sparandosi con la sua pistola. Nessuno dei due tentativi andarono a buon fine: nel primo caso vomitò il veleno, come successe anche al compagno di loggia arrestato con lui (Čabrinović), mentre nel secondo caso la pistola venne allontanata prima che potesse sparare un altro colpo.
All’epoca dell’attentato Princip, ancora diciannovenne, era troppo giovane per poter subire la condanna a morte; pertanto l'assassino venne condannato a vent'anni di prigione. Ne trascorse soltanto quattro nella prigione di Terezín, finché morì di tubercolosi il 28 aprile del 1918, all’età di 23 anni. La follia del Princip tocco livelli di assurdo fanatismo espressi in un discorso che egli fece a un direttore del carcere che lo voleva trasferire in un'altra località : "Non c'è bisogno di trasferirmi in un'altra prigione. La mia vita sta già scivolando via. Suggerisco di inchiodarmi a una croce e bruciarmi vivo. Il mio corpo fiammeggiante sarà una torcia per illuminare il mio popolo sulla strada per la libertà."
 

 Fonte :
 
Un manuale per conoscere la Massoneria
 
Scritto da:
 
Redazione A.L.T.A.