mercoledì 7 agosto 2013

LA PRUDENZA MASSONICA (Estratto dell'opera di mons. Delasuss "Il Probblema dell'ora presente", Tomo I°) .


jacques crétineau-joly
Crétineau-Joly .
"L'odio dei congiurati dell'Alta Vendita contro la Chiesa - dice Crétineau-Joly - non scoppiò né in turbolenze sacrileghe né in provocazioni insensate; essi ebbero la calma del selvaggio e l'impassibilità del diplomatico inglese". Proprio così. Nei rapporti costanti coi capi della framassoneria dei vari riti, e cogli Ebrei di tutti i paesi, rappresentati com'erano da affiliati fedeli presso i sovrani o i loro ministri, i Quaranta potevano esercitare un'azione tanto estesa quanto sicura.
Ma non era per questo meno avveduta. La più urgente raccomandazione fatta ai Quaranta era di procedere con circospezione e prudenza.
Un documento emanato dal comitato direttore, in data del 20 ottobre 1821, dice: "Non possiamo più muover contro al nemico coll'audacia dei nostri padri del 1793. Siamo impediti dalle leggi e più ancora dai costumi: ma, col tempo, potremo forse raggiungere lo scopo che loro andò fallito. I nostri padri furono in tutto troppo precipitosi e perdettero la partita. Noi la guadagneremo se, frenando le temerità, giungiamo a fortificare le debolezze". Questa parola d'ordine l'udimmo ripetersi pubblicamente il giorno in cui la massoneria s'impadronì del potere. E d'allora in poi, non l'abbiamo noi veduta rattenere ogni atto temerario e, fortificandosi sempre più, andare allo scopo, lentamente, ma sicuramente? D'altra parte le istruzioni segrete dicevano: "Per raggiungere con più sicurezza il nostro fine e per non prepararci da noi stessi dei disinganni che ritardino indefinitamente o compromettano per secoli il successo di una buona causa, fa d'uopo che non diamo retta a questi vantatori di Francesi ... a questi nebulosi Tedeschi ... a questi Inglesi malinconici ...(1) Il cattolicismo ha una vita che resiste a ben altro. Egli ha visto avversari più implacabili e più terribili; e si è preso soventi volte il gusto maligno di benedire colla sua acqua santa la tomba dei più arrabbiati tra loro. Lasciamo dunque che i nostri fratelli di quei paesi si sfoghino colle loro sterili intemperanze di zelo anticattolico; permettiamo loro di burlarsi delle nostre Madonne e della nostra apparente divozione.(2) Con questo passaporto, noi possiamo cospirare a nostro bell'agio e giungere, a poco a poco, al termine propostoci". L'Alta Vendita, l'abbiamo già detto, mirava principalmente a minare il trono pontificio, sia temporale sia spirituale, valendosi in ciò, per quanto era possibile, dell'opera stessa del clero; quindi la raccomandazione di usare molta ipocrisia, ed essa non mancò di adoperarla.
Piccolo Tigre dimostra di essere quanto mai persuaso di queste istruzioni: "Serviamoci - egli dice - di tutti gl'incidenti, mettiamo a profitto tutte le eventualità. Diffidiamo specialmente d'uno zelo esagerato. Un odio sincero, freddo, ben calcolato e profondo val meglio di tutti questi fuochi d'artificio e di tutte queste declamazioni da tribuna" (dei Francesi, dei Tedeschi e degli Inglesi).
Felice non parla diversamente: "Se vogliamo che il nostro piano raggiunga tutta l'estensione che deve avere, dobbiamo agire senza grandi rumori, alla sordina, guadagnare lentamente terreno e non perderne mai. Non passa giorno che i carbonari non annunzino imminente una catastrofe generale. Sarà questa la nostra rovina, perché allora i partiti saranno più dichiarati e bisognerà determinarsi per l'uno o per l'altro. Da questo caos sorgerà inevitabilmente una crisi e da questa crisi un aggiornamento oppure un disastro irreparabile".
Sono sempre le medesime istruzioni e, non è difficile il vederlo, sempre le medesime paure che hanno determinato fino ai dì nostri la prudente condotta della setta.
Crétineau-Joly. che ci trasmise questi documenti, fa questa osservazione: "Vi ha una specie d'insetti che i dotti chiamano termiti: questi rodono internamente i travi d'una casa, e con un'arte ammirabile, lasciano intatta la superficie del legno.

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Cardinale Ercole Consalvi.
Ma questa superficie è così sottile che il dito dell'uomo, premendola, spezza la trave. Non diversamente da questi termiti operano le società segrete".
Questa tattica non isfuggì alla perspicacia del cardinale Consalvi. Il 4 gennaio 1818 egli scriveva al principe di Metternich: "Da tutto ciò che io raccolgo da varie parti e da quanto congetturo per l'avvenire, io credo (ed ella vedrà più tardi se ho torto) che la rivoluzione ha mutato marcia e tattica. Essa non se la piglia più ora, armata mano, contro i troni e gli altari: essa si contenterà di minarli".

Il Consiglio supremo dev'esser ben lieto di avere raccomandato, or son tre quarti di secolo, questo modo di agire; e noi vediamo in quale situazione il suo uso ci ha messo. E ciò adagio, adagio, senza che alcuno aprisse ancora gli occhi.
"Qui - diceva ancora il medesimo cardinale al medesimo principe dì Metternich - io trattengo, tutti i giorni, gli ambasciatori sopra i pericoli che le società segrete vanno preparando in tutta l'Europa all'ordine appena ristabilito, e m'accorgo che non mi si risponde se non che colla più bella indifferenza". Leone XII faceva i medesimi lagni al cardinale Bernetti: "Abbiamo avvertiti i principi, ed essi dormono ancora. Abbiamo avvertiti i loro ministri e questi non si sono svegliati. Annunciammo ai popoli le future calamità e i popoli fecero i ciechi e i sordi".(3)
Non solo l'Alta Vendita dovea procedere colla massima circospezione, in quanto società, ma era raccomandato a ciascuno dei suoi membri di usare la più accorta prudenza. "Voi dovete avere l'aria di essere semplici come colombe - dicevano le istruzioni ai Quaranta - ma insieme voi dovete essere prudenti come il serpente". La prudenza così raccomandata consisteva innanzi tutto nel condursi in modo che mai potesse sorgere nella mente d'alcuno il minimo sospetto su quanto riguardava le loro persone e le loro azioni. "Voi sapete - continuano le medesime istruzioni - che la menoma rivelazione, che il più piccolo indizio ... può condurci a grandi calamità; e che il rivelatore volontario o involontario sottoscrive con ciò stesso la sua sentenza di morte". 
Del resto il cómpito assegnato a costoro rendeva loro più facile che agli altri il mantenersi discreti. Essi non doveano, come Mazzini ed i suoi sicari, brandir pugnali, promuovere tumulti, provocare rivoluzioni. Il loro mandato era di agire sugli spiriti per pervertirli, di adoperare la parola e la penna per sedurre le persone e propagare le idee. Nella framassoneria essi erano alla testa dell'armata detta dei pacifici o degli intellettuali, composta di giornalisti, di universitari, di parlamentari che formano l'opinione e preparano gli uni a fare, gli altri ad accettare le leggi elaborate allo scopo di asservire la Chiesa, in attesa ch'essa possa esser distrutta.(4)
La cura di nascondere perfino l'esistenza di questa Vendita e di allontanare ogni sospetto dalle persone che la componevano, si spingeva a tal punto che, per distrarre più sicuramente le ricerche della polizia del Governo pontificio, i nostri congiurati ricorsero all'arte di abbandonare alla stessa polizia cinque o sei Vendite particolari le cui imprudenze potevano riuscir loro fatali. Così ottenevano due vantaggi: assopire a loro riguardo i sospetti della Corte romana, e soddisfare una vendetta fraterna, perché, se in queste succursali dell'inferno si lavora per un solo intento, si è ben lungi dall'amarsi l'un l'altro. L. Blanc, nella sua Histoire de dix ans, ci mostra come le rivalità del F... Lafayette e del F... Manuel condussero l'anarchia in seno al carbonarismo. Non abbiamo noi veduto recentemente qualche cosa di somigliante? Nell'affare dei "bullettini"(5) i "Figli di Gergovia"(6) fanno campagna contro André, Berteaux, Maujan; tutto un gruppo di massoni si sono associati a questa campagna e molte loggie cominciarono a mormorare del Grand'Oriente. Queste discordie sono uno dei mezzi di cui si serve la Provvidenza per arrestare gli slanci della Rivoluzione e trattenere i popoli sulla china dell'abisso nel quale si vorrebbe precipitarli.
Non contenti di abbandonare alcune loggie nelle mani della polizia romana, tre membri dell'Alta Vendita, nel 25 febbraio 1839, proposero al loro capo di liberarsi dai timori che le agitazioni del Mazzini non cessavano di incutere loro, facendolo assassinare. "Un giorno - dicevano essi - forse domani, l'opinione pubblica si rivolterà. Allora il sangue inutilmente versato ritarderà, forse per lunghi anni, i disegni da noi concepiti con sì audace destrezza. Questo stato di cose va di giorno in giorno peggiorando, e deve cessare, altrimenti noi saremo obbligati di rinunziare ai nostri piani contro la Sede romana, perché la più leggera indiscrezione può rivelar tutto. Un solo assassinio che non si riesca, come tanti altri, a coprire, può metter sulle traccie delle nostre riunioni".

"Docile ai consigli di Nubius - dice Crétineau-Joly - l'Alta Vendita procedette a passi misurati, tastando il terreno, rendendosi conto degli ostacoli, eludendoli, senza mai attaccarli di fronte. Fu vista allora mascherarsi di pietà, di patriottismo, di abnegazione. Continuando ne' suoi complotti, l'Alta Vendita non diede mai ombra di sospetto alla polizia romana". Non per questo si lasciò essa mai allontanare un sol punto dalla mèta che le era stata indicata, e per arrivarvi non adoperò mai mezzi diversi da quelli tracciati dalle sue istruzioni: la parola e gli scritti, insomma, la seduzione. Poiché la setta mira ad annientare la Chiesa colla corruzione delle idee e dei costumi, dopo d'aver distrutto il suo potere temporale.
 
Note:
 
(1) Si sa che l'Alta Vendita aveva la sua sede a Roma ed era principalmente composta d'Italiani.
(2) Per meglio ingannare il mondo ecclesiastico di Roma, i Quaranta aveano ricevuto l'ordine di frequentare i sacramenti e di affettare le apparenze della pietà. Era quest'ordine che, a loro detta, faceva drizzare i capelli sul capo.
(3) Crétineau-Joly, L'Eglise romaine en face de la Révolution, t. II, p. 141.
(4) Un avvocato sassone di una rara vivacità di spirito e d'una grande erudizione, M. Eckert, ha spesa tutta la sua vita a svelare i misteri delle società segrete ed a mettere in luce preziosi documenti sulla loro azione.
Egli dice: "La Massoneria, associazione universale, è governata da un capo unico, detto Patriarca.
"Accanto al Patriarca si trovano due comitati, l'uno legislativo, l'altro esecutivo. Essi soli conoscono il Patriarca e sono in rapporto con lui.
"Di più, tutte le rivoluzioni moderne provano che l'ordine è diviso in due parti distinte, l'una Pacifica, l'altra Guerriera. La prima non usa che la parola e la penna. Essa occupa a profitto dell'Ordine tutti i posti negli Stati e nelle Università, tutte le posizioni influenti. Essa seduce le masse, domina l'opinione pubblica per mezzo della stampa e delle associazioni.
"Tostoché la divisione pacifica ha spinto i suoi lavori tanto innanzi che un attacco violento abbia probabilità di successo in un tempo non lontano; allorché le passioni sono riscaldate e l'autorità è abbastanza indebolita, o che i posti importanti sono occupati da traditori, la divisione guerriera riceve l'ordine di spiegare la sua attività.
"L'esistenza della divisione belligerante è sconosciuta alla gran parte dei membri dell'altra divisione".
(5) Fiches, bullettini che contenevano il risultato dello spionaggio fatto intorno ad ogni ufficiale, se era cristiano, se andava in chiesa, se la moglie frequentava i sacramenti, se mandava i figli alle scuole cattoliche.
(6) I figli di Gergovia, frazione della massoneria malcontenta del sistema di spionaggio del ministero e del Grand'Oriente.