lunedì 19 agosto 2013

Metternich , Wilson e la concezione del diritto.




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Lothar Clemens von Metternich.
 
Il settario Woodrow Wilson non fu il primo a credere che la natura delle istituzioni nazionali determini il comportamento di uno stato a livello internazionale. Metternich lo riteneva anche fin troppo, ma sulla base di una serie completamente diversa di premesse e ideali. Mentre Wilson, convinto assertore delle idee di loggia,  credeva che  le democrazie fossero amanti della pace derivante dalla loro stessa natura, Metternich ne colse subito la reale natura considerandole pericolose e imprevedibili. Dopo aver assistito alla sofferenza che una Francia repubblicana aveva inflitto all’Europa, Metternich identificò la pace con la regola della legittimità . Si aspettava che le teste coronate delle antiche dinastie accogliessero tale visione , se non per preservare la pace, almeno per preservare la struttura di base delle relazioni internazionali. In questo modo, la legittimità divenne il cemento con il quale l'ordine internazionale venne tenuto insieme.
La differenza tra il settario Wilson e gli approcci del Metternich alla giustizia nazionale e all'ordine internazionale è fondamentale per comprendere i punti di vista contrastanti tra America ed Europa. Wilson bandì una crociata per i principi da lui percepiti come rivoluzionari e nuovi. Metternich cercò di istituzionalizzare i valori che egli sapeva essere antichi e consolidati. Wilson, presiedendo un paese impregnato dal settarismo, era convinto che i valori democratici avrebbero potuto essere legiferati e poi incorporati in tutte le nuove istituzioni in tutto il mondo. Metternich, che rappresentava un antico e glorioso paese le cui istituzioni si erano sviluppate in maniera organica , a poco a poco, non credeva che i diritti potessero essere creati dalla legislazione .I "Diritti", secondo Metternich, esistevano già semplicemente nella natura delle cose. Anche se fossero stati affermati da leggi o costituzioni era una questione essenzialmente tecnica, che non aveva nulla a che fare con l’instaurazione della libertà. Metternich affermò che : "Le cose che dovrebbero essere date per scontate perdono la loro forza quando emergono sotto forma di affermazioni arbitrarie ... Oggetti erroneamente assoggettati al risultato della legislazione soltanto nella limitazione, se non all'annullamento completo , di ciò che si tenta di salvaguardare ".

President Woodrow Wilson portrait December 2 1912.jpg
Woodrow Wilson .
Alcune delle massime di Metternich erano razionalizzazioniegoistiche” volte al servizio  dell'Impero d’Austria. Ma Metternich riflette anche la convinzione razionalista che le leggi ed i diritti esistevano in natura e non per decreto. La sua esperienza formativa era stata la sanguinaria Rivoluzione Francese, che iniziò con la proclamazione dei diabolici “diritti dell'uomo” vedendo il suo apice con il Regno del Terrore. Wilson emerse da un’esperienza nazionalista e settaria, a quindici anni dalla nascita del moderno totalitarismo, gli si può perdonare il fatto che non poteva concepire le aberrazioni della tanto decantata e astratta volontà popolare.












Scritto da:

Presidente e fondatore dell'A.L.T.A. Amedeo Bellizzi.