giovedì 3 luglio 2014

ETNOCIDIO ITALIANO IN TIROLO




Decretato l'8 agosto del 1923 sulla Gazzetta Ufficiale "Ogni diversa denominazione è vietata segnatamente qualla di Süd Tirol, Deutschsüdtirol, Tirol, Tiroler o altre simili ed equivalenti."
L'autore, il prefetto Guadagnini era nato a Bologna, il cognome dell'etnocida è diffuso in Veneto.
In Tirolo pubblicano delle testate etnocide: l'Adige, l'Alto Adige, Il Trentino che continuano la politica assimilativa di Tolomei osservando scrupolosamente le norme del Prefetto Guadagnini: essi non usano mai i toponimi originali, irridono le usanze e tradizioni locali come gli Schützen, glorificano gli Alpini e tutti gli usi e costumi dell'occupante coloniale. Tutte e tre le testate etnocide sono del Gruppo l'Espresso, maggiore azionista Carlo De Benedetti. Ma terza azionista è la Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste.
Tutte e tre le testate sarebbero "di sinistra" come dovrebbe essere l'Espresso, ma per la questione etnocida si comportano come se fossero fasciste.
Gli eredi dei tirolesi originari resistono e mantengono vive le loro tradizioni, ma vengono sempre irrisi dagli immigrati coloniali italiani e dai tirolesi che non si sono ripresi dal lavaggio del cervello, proprio sui blog delle tre testate etnocide, oltre che nel resto del web. Alla parola "Schützen" vengono associate: "ridicoli costumi", "schioppetto a tappo", "costumino", "industrialotti finanziati con i nostri soldi", "ridicoli", "fenomeni da baraccone" e l'immancabile "se vi piace l'Austria (o se non vi piace l'Italia) emigrate in Austria". I più tranquilli scrivono di "niente divisioni", "anacronismi-ora-siamo-in-Europa".
E' essenziale che tutte le persone di buona volontà e tutti i libertari diffondano l'originalità della plurisecolare cultura ed identità tirolese, contro il male degli etnocidi, delle assimilazioni forzate, delle colonizzazioni e delle inversioni etniche, delle deportazioni, delle violenze, del cambio dei toponimi e dei cognomi, dell'uso dei media e dell'istruzione per colonizzare i popoli conquistati con le guerre e contro la loro volontà.
Un indice di etnocidio è la diffusione di pizzerie per abitante. Naturalmente non c'è niente di male nella diffusione di questo tipo di locali, ma non in terre colonizzate dove dovrebbero avere la stessa diffusione di altri locali etnici e dove le pizzerie non esistevano prima dell'occupazione italiana.
Il numero di abitanti per pizzeria in Campania è di 1.217, in provincia di Bozen è di 772 ed in provincia di Trento è di 720. Si può dire quindi che il Südtirol è stato assimilato alimentarmente per oltre il 60% alla Campania. Il cibo è uno dei più importanti "usi e costumi" che caratterizzano una nazionalità, "dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei".
Nello stesso territorio si trovano 4 locali che offrono "kebab", 8 che offrono "sushi", 1 mc Donalds, 5 "steak house", 13 "ristoraranti cinesi" ma ben 772 pizzerie. Fonte pagine gialle elettroniche.