sabato 26 luglio 2014

Il ritorno di San Pietro (prima puntata: scambio di persona)

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Cominciamo con oggi la pubblicazione a puntate di un racconto di taglio apologetico-umoristico dal titolo "Il ritorno di San Pietro" che dobbiamo alla penna di Vic (della redazione di Radio Spada). Il lettore coglierà nei toni ora lievi, ora pensosi della narrazione tutta intera la tragedia che vive in quest'epoca il cattolicesimo romano, traendone spunti di riflessione o di approfondimento. Ora una breve introduzione dell'autrice.
 
2014. Il mondo è confuso,come sempre,ma stavolta la confusione è entrata anche nel luogo dal quale avrebbe dovuto essere bandita: la Chiesa.
Gli uomini di chiesa vacillano,si confondono,si interrogano sulle cose sbagliate e agiscono male: lo stesso Sommo Pontefice è contagiato dalla malattia del secolo. Solo un uomo può cambiare il corso del destino: San Pietro,il primo pontefice.
San Pietro ritornerà sulla terra per salvare ciò che Dio gli aveva affidato: nulla è impossibile a Dio. E,in questo caso,alla fantasia. 
 
"Credo che sia giunto il momento"

San Pietro guardò il Signore sospirando e disse: "Sia fatta la Tua volontà" 

Il Signore sorrise lievemente" Suvvia,non fare quella faccia! In fondo si tratta di una breve permanenza sulla Terra per mettere  a posto alcune cose..."

Pietro gemette: " Ma perché non posso tornare sulla Terra con il mio vero corpo? O magari fare un'apparizione o un miracolo? "

Il Signore guardò tristemente oltre le nuvole. "Conosci meglio di me il perché,Pietro. Perché la gente oggi non sa più distinguere un miracolo da un trucco cinematografico,perché la sua fede è debole...C'è troppa confusione...pensa a chi crede a quello che racconta Voyager o a chi va a Medjugorie. 
Ti scambierebbero per un alieno,per un' allucinazione ; anche se qualcuno credesse in te,subito qualcun altro lo tratterebbe da pazzo.
No,Pietro,il mondo non è pronto per nuovi miracoli.
Ma se tornerai sulla terra nell'aspetto che ti ho destinato...beh penso che avrai successo."

Pietro abbassò lo sguardo. Infine sospirò di nuovo e disse "Certo,lo so. Ma è che davvero non posso sopportare l'accento argentino ."

Il Signore rise. "Ti abituerai."


***

Poco dopo Pietro si svegliò. Guardò  il familiare abito bianco di cui era vestito,poi si guardò le mani...quelle non erano familiari.

"Sua santità,si sente bene?? E svenuta per qualche minuto...credo che abbia preso un colpo di calore... non siamo riusciti a svegliarla in nessun modo!"

Pietro si sentì rispondere con una voce che non era la sua,una voce dall'accento argentino "Sto bene,sto bene adesso,grazie,non preoccupatevi"

E mentre parlava pensò "Bene, cosi ha inizio"

***

Francesco si svegliò nell'aula di una scuola. In verità era una strana aula: tutta bianca e luminosa,con una cattedra enorme e una lavagna altrettanto grande che sembrava fatta di vetro.
E dietro alla cattedra era seduto un uomo con il naso ricurvo ed una barba nera,vestito anche lui di bianco. I suoi occhi scuri scintillavano di una luce strana,soprannaturale .
"Dove sono?" chiese Francesco.
L'uomo biancovestito rispose accarezzandosi la barba: "Questo è il regno della Luce. Mi stupisce che proprio lei non lo riconosca,Santità."
"Sono morto??" 
"No no,anzi,lei è  molto vivo. Ma Qualcuno ha pensato che lei avesse bisogno di una vacanza...per chiarirsi le idee. Cosi l'ha fatta venire qui. Non si preoccupi: lei è stato degnamente sostituito." Poi aggiunse "Ma mi accorgo di non essermi presentato. Io sono San Paolo e da oggi le farò lezioni di catechismo".


Fine 1a puntata