domenica 19 ottobre 2014

Bergoglio: i tradizionalisti trasformano il pane in pietra e la scagliano contro i peccatori, i deboli e i malati

            
Papa Francesco a Copacabana
 
Discorso di Bergoglio a chiusura di questa prima fase del “sinodo”: «[…] ora abbiamo ancora un anno per maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare, a dare risposte ai tanti scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie».
Francamente non si capisce a cosa dovrebbe servire questo anno a disposizione per maturare e fare discernimento. Per cosa? Discernimento per pensare a documenti che approvino il peccato mortale con pertinacia e scandalo? Probabilmente a come aggirare l'ostacolo con sofismi e pastorali varie? O forse Bergoglio intendeva dire che lui farà discernimento per mandare in pensione un congruo numero di presunti conservatori presenti al “sinodo”, così da avere la strada spianata? Chi lo sa ...
In uno spirito di rinnovamento presunto, Bergoglio aggiunge che la Chiesa «ha le porte spalancate a tutti, non solo ai giusti […] la Chiesa non è in litigio con una o con l’altra parte».
Ci sembra di capire, stando a queste affermazioni e dal preciso contesto, che, secondo Bergoglio, prima di questi episodi, la Chiesa avrebbe avuto sempre le porte sprangate e sarebbe stata molto litigiosa. Ciò non è affatto vero.
Prosegue con un encomio alla collegialità, in contrasto con la costituzione divina e monarchica dell’Istituzione Chiesa: «Potrei dire serenamente che – con uno spirito di collegialità e di sinodalità – abbiamo vissuto davvero un'esperienza di sinodo, un percorso solidale, un ‘cammino insieme’». Una “chiesa”, quindi, sempre più liberale e democratica quella di Bergoglio.
Esistono «pastori veri» e «pastori falsi», sostiene Bergoglio: «Ci sono stati momenti di profonda consolazione ascoltando la testimonianza dei pastori veri che portano nel cuore saggiamente le gioie e le lacrime dei loro fedeli». Adesso bisogna capire a quali testimonianze si riferisce, se a quelle pro o a quelle contro il peccato.
Dopo chiarisce l’arcano. I «pastori veri» sarebbero coloro che vogliono aprire indirettamente al peccato mortale, mentre i conservatori sarebbero quegli uomini che hanno la «tentazione dell'irrigidimento ostile, cioè il voler chiudersi dentro lo scritto (la lettera) e non lasciarsi sorprendere da Dio […] gli zelanti, i scrupolosi, i premurosi  […] dei tempi di Gesù e, oggi, dei tradizionalisti e […] intellettualisti». Hanno la tentazione di «trasformare il pane in pietra e scagliarla contro i peccatori, i deboli e i malati».
Stupisce quando accusa i buonisti: «hanno la tentazione del buonismo distruttivo, che a nome di una misericordia ingannatrice fascia le ferite senza prima curarle e medicarle, che tratta i sintomi e non le cause e le radici […] dei cosiddetti progressisti e liberalismi».
Così facendo sembra accusare se stesso. Ricordiamolo in una delle sue tante omelie a santa Marta: «ha raccontato [Bergoglio (Francesco)] una cosa simpatica, bella che ha fatto sorridere tutti, lui compreso: Maria sta all’interno della porta del Paradiso; san Pietro non sempre apre la porta quando arrivano i peccatori e allora Maria soffre un po', però rimane lì. E la notte, quando si chiudono le porte del Paradiso, quando nessuno vede e nessuno sente, Maria apre la porta del Paradiso e fa entrare tutti"» (qui).
Prosegue con un’apologia allo spiritismo: «Personalmente mi sarei molto preoccupato e rattristato se non ci fossero state queste tentazioni e queste animate discussioni; questo movimento degli spiriti».
Ribadisce che la Chiesa ha: « le porte spalancate per ricevere i bisognosi, i pentiti e non solo i giusti o coloro che credono di essere perfetti […] non si vergogna del fratello caduto e non fa finta di non vederlo».
A me pare piuttosto che Bergoglio voglia rivendere la falsa idea che oggi la Chiesa sarebbe misericordiosa, mentre in passato non lo era; questo modo di fare, noto nella comunicazione, serve a generare frattura col passato per instillare nel prossimo la predisposizione a digerire prossime future innovazioni che, diversamente, sarebbero state percepite con maggiore ostilità.
Ha ribadito che «il sinodo  si svolge cum Petro et sub Petro, e la presenza del Papa e garanzia per tutti». Chiude con una citazione da un’omelia di Ratzinger del 2010.
Pertanto abbiamo un Bergoglio che ci tiene a rimarcare che il Papa è lui, viste forse le attuali tendenze a credere che il Papa sia Ratzinger; un Bergoglio sempre meno misericordioso, poiché da un verso millanta di essere aperto ai peccatori, ma alla fine dice I TRADIZIONALISTI TRASFORMANO IL PANE IN PIETRA E LA SCAGLIANO CONTRO I PECCATORI, I DEBOLI E I MALATI. E' egli stesso, dall'altezzosità del suo tradizionalismo modernista, a trasformare il pane in pietra ed a scagliarlo contro i presunti "tradizionalisti". Invece di aiutarli, li aggredisce! Sic!
Fonte intervista qui.
 
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