sabato 11 ottobre 2014

La Chiesa che "cambia idea": addio valori non negoziabili, benvenuta "gradualità"

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Proponiamo ampi stralci di un articolo-commento di Massimo Faggioli, docente di Storia del Cristianesimo, al Sinodo (qui l'integrale). Ciascun lettore potrà farsi un'opinione con facilità: ci limitiamo a sottolineare gli efficaci richiami al Concilio Vaticano II come fonte di "cambiamento" delle "idee" della Chiesa, e il tramonto della battaglia "di retroguardia" dei "valori non negoziabili" molto cari a tanta parte dei cattolici "conservatori". [RS]

Una delle accuse tipiche contro il Vaticano II e la teologia moderna è quella di essersi compromessa con la cultura dei mass media: la separazione tra 'il concilio dei vescovi' (quello vero) e 'il concilio dei giornalisti' (quello desiderato e creato artificialmente). Una preoccupazione simile è visibile oggi in certi ambienti che vedono nei dibattiti in corso un cedimento al sensazionalismo mediatico, favorevole al cambiamento a tutti i costi sulla cultura del matrimonio e della sessualità. Va però detto che la riservatezza del dibattito (il non sapere esattamente chi ha detto cosa, a meno che l'interessato non parli coi giornalisti) favorisce la libertà dei padri sinodali ed è un ostacolo al sensazionalismo del 'news cycle'. In questo ambito, è interessante vedere come anche nel sistema informativo si riproducano alcune dinamiche del Vaticano II: come 50 anni fa, la rivista dei gesuiti 'Civiltà Cattolica' è molto attiva sulla scena, come anche 'Radio Vaticana', mentre quasi del tutto disinteressato a quanto sta accadendo sembra essere 'L'Osservatore Romano'. [...]
La terza giornata del Sinodo ha visto il dibattito aprirsi, alla conferenza stampa dell'ora di pranzo, a chiese cattoliche non euro-americane, e dell'Africa in particolare. Dal resoconto si è saputo che è emersa la questione dei matrimoni misti (una delle coppie invitate al Sinodo è cattolico-musulmana) e della poligamia. Un momento assai vivo è stato l'intervento in conferenza stampa del vescovo africano Kaigama, che ha risposto a domande sull'atteggiamento della chiesa verso gli omosessuali in Africa. Kaigama ha distinto tra opposizione al matrimonio omosessuale e omofobia (una distinzione che in Europa e America si fa fatica a mantenere, sia da parte dei vescovi che di quelli che criticano la posizione dei vescovi) [...]
Il vero protagonista della conferenza stampa dell'8 ottobre è stato mons. Fernandez, argentino, nominato arcivescovo da Francesco poco dopo la sua elezione, teologo molto vicino al papa. Fernandez ha fatto numerosi paralleli tra l'evoluzione dell'insegnamento della chiesa al Vaticano II e il Sinodo ora in corso ("La chiesa ha cambiato idea sulla schiavitù"), e in un ottimo italiano. Fernandez ha sottolineato di non essere il teologo del papa, ma tutti hanno colto nelle sue parole citazioni quasi letterali di alcuni testi di Francesco, specialmente della Evangelii Gaudium. Nella conferenza stampa sono emersi numerosi riferimenti a Giovanni XXIII (vari testi del concilio Vaticano II, la 'medicina della misericordia') molto più che a Giovanni Paolo II, che per molti cattolici è 'il papa della famiglia'. Assente dal Sinodo, non solo fisicamente da anche dalle citazioni (almeno quelle riportate in conferenza stampa) è anche Benedetto XVI, e in particolare va rilevata la rapida obsolescenza dell'espressione "valori non negoziabili", una delle locuzioni-simbolo del magistero di Ratzinger sulle questioni morali. Oggi la parola-chiave è "gradualità". [...]

Fonte: Radio Spada