giovedì 4 dicembre 2014

Soyuz

Samantha Cristoforetti è nella Stazione spaziale
 

di Federico Franzin - http://radiospada.org/
 
La scienza spesso è erroneamente considerata il terreno esclusivo dell’ateismo militante. Questo a causa di alcune superficialità gnoseologiche che portano a confondere il come con il perché delle cose.
In realtà la scienza con i suoi progressi permette all’uomo di raggiungere logiche ed orizzonti che superano  la concezione di realtà bastante a se stessa.
Nel 1961Yuri Gagarin effettua il primo volo fuori dall’atmosfera e per primo si affaccia al precipizio insondabile dell’universo. All’epoca Kruscev colse l’occasione per esaltare il valore  dell’ateismo e cercò di  conclamare il trionfo della scienza sulla religione esprimendo un concetto superficiale :
<<Gagarin è volato nello spazio, ma non ha trovato nessun Dio>>.
E’ lo stesso Gagarin, primo uomo superare gli alti confini del pianeta, a contraddire il proprio presidente confidandosi con i colleghi e riferendosi proprio a Kruscev dice : << Chi non ha mai incontrato Dio sulla Terra, non lo incontrerà neppure nello spazio>>.
Gagarin non è l’unico pioniere della scienza ad avere un forte senso religioso. Basta ricordare Neil Armstrong uomo profondamente religioso e primo uomo ad aver messo piede sulla luna.
Anche Paolo Nespoli che recentemente ha vissuto sei mesi nella stazione orbitante ISS ha parlato del senso
profondo di queste esperienze :  <<E’ un po’ il senso della fine della Fisica e dell’inizio della Metafisica>>
Tutto questo ci ricollega al recente lancio della Soyuz con la nostra astronauta Samantha Cristoforetti.
Hanno fatto riflettere le immagini dell’arrivo sulla stazione orbitante dove nella sezione russa campeggiano  quattro icone religiose.
D’altra parte già nel 2009 l’astronauta Maksim Suraev raccontava della stazione spaziale :
<<Abbiamo quattro icone sacre.Abbiamo anche i vangeli e una grande croce. Io ho un reliquiario della croce
nella mia cabina. Me l’ha data un sacerdote>>.
Nonostante una nota testata Italiana abbia censurato le immagini sacre della stazione spaziale questo fotogramma di vita scientifica è un ulteriore smacco per gli atei di professione con costellano anche il mondo della divulgazione scientifica .
E’ anche una rivincita per l’anima religiosa di quella Russia per troppo tempo costretta alla sommersione.
E’ anche una lezione sulla direzione intrapresa dall’occidente ancora oggi impegnato nell’oscurantismo  materialista e distruttivo a confronto dell’orizzonte Russo sopravvissuto ad un altro oscurantismo oramai  decaduto e paladino oggi di valori immortali.