-di Davide Consonni- http://radiospada.org/
La massoneria simbolica moderna prevede che il massone affiliato conosca diversi segni e saluti, suddivisi per grado, atti al riconoscimento nel caso dei saluti e atti all’utilizzo durante i rituali nel caso dei segni.
Non s’intende esaurire il discorso con questo brevissimo articolo ma perlomeno s’intende fornire qualche spunto significativo per il riconoscimento dei principali saluti massonici in uso tra le obbedienze massoniche.
Nel video che segue potete vedere tutti i saluti e tutti segni dei 3 gradi principali della massoneria: apprendista, compagno e maestro;
Non s’intende esaurire il discorso con questo brevissimo articolo ma perlomeno s’intende fornire qualche spunto significativo per il riconoscimento dei principali saluti massonici in uso tra le obbedienze massoniche.
Nel video che segue potete vedere tutti i saluti e tutti segni dei 3 gradi principali della massoneria: apprendista, compagno e maestro;
Per meglio mostrare le strette di mano tipiche della massoneria moderna ecco un’illustrazione sintetica:
Se questa sintesi non basta potete visionare quest’immagine (grassetto cliccabile, per motivi di formato non è possibile inserire nell’articolo) che oltre a mostrare le diverse strette di mano divise per grado contiene anche un descrizione della posizione delle dita. Salvando l’immagine contenuta nel link potete leggere la descrizione.
Se volete convincervi che i segni e i saluti massonici siano in uso fin dall’origine della massoneria simbolica moderna (1717) potete leggere questa brevissima opera: The Grand Mistery of Free-masons Discovered; scritta nel 1724, a pag. 12 potete leggere “Segno per riconoscere un vero massone” in cui vien spiegato COME FARE
il gesto di saluto.
il gesto di saluto.
Per mostrare un esempio evidente di tipica stretta di mano massonica riporto questa fotografia:
Per concludere è doveroso riportare due recenti fotografie che immortalano due Presidenti del Consiglio Italiano nell’atto di ricevere un saluto massonico da un Presidente della Repubblica nel primo caso e dal Presidente della Commissione Europea nel secondo:
