lunedì 3 agosto 2015

La fedeltà all'Austria della Valsugana




Il  paese di cui si parla in questo post è ad 1 tiro di schioppo da Pieve Tesino, il paese di Zelina (su You Tube troverete dei video a riguardo). Queste testimonianze servono a certificare quanto austriaca fosse la Valsugana e quanto fosse "Kaisertreu", addirittura più di certe zone del nordtirolo che storicamente, diedero spesso del "filo da torcere" a Vienna:

"PER COLORO CHE SOSTENGONO CHE I SUD TIROLESI DI LINGUA ITALIANA VOLEVANO DIVENTARE SUDDITI SABAUDI ALL'EPOCA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE.

Il mio paese Castello Tesino il 26 maggio del 1915 venne occupato dalle truppe italiane e gli abitanti da prima vennero sfollati nel nostro impero mentre gli ultimi abitanti il 26 maggio del 1916 vennero internati nel regno italico.Il paese il 6 giugno del 1916 venne bruciato .
Nel febbraio del 1918 a seguito della battaglia di Caporetto (che comportò la riconquista di tutto il territorio tirolese da parte del nostro esercito imperiale a seguito della disastrosa ritirata delle truppe italiane) tornarono in paese i primi profughi e lo trovarono completamente bruciato e, fatto gravissimo,si era bruciata anche la nostra bandiera imperiale così il 28 luglio del 1918 il capo comune Giovanni Menato a nome di tutta la popolazione scriveva all'Imperatore Carlo d'Asburgo la seguente supplica per avere la stoffa gialla e nera per poter rifare una bandiera imperiale e poter festeggiare in maniera consona il genetliaco del nostro ultimo imperatore nato il 17 agosto dell'anno 1887.
Brano della supplica scritto dal capo comune Giovanni Menato
"la poca popolazione rimasta da terra occupata da nemica potenza nonostante vuole per la prima volta sotto l'aspice del nuovo monarca festeggiare con sfarzo il più possibile e passare la giornata con allegria come fosse presente l'imperatore... trovandoci tutti senza mobilia e anche senza abitazione che ci tolse il mezzo di procurarsi tale bandiera per cui tutti preghiamo questa I.R. autorità che ci regali una nuova bandiera che ne saremo riconoscenti verso l'Amato Imperatore"
Il 19 settembre a prova della consegna avvenuta dei 12 metri di stoffa gialla e nera sempre il capo comune a nome della popolazione tutta scrisse due lettere di ringraziamento ,una indirizzata al capitanato di Borgo Valsugana e l'altra alla luogotenenza di Insbruk e manifestava"..... riconoscenza della premura avuta nel farci avere la tanto gradita e domandata bandiera gialla e nera.
La stessa popolazione con questo ringraziamento vorrebbe far pure vedere che fino a ora si sono mantenuti fedeli alla stessa e sono corsi molto numerosi per difenderla.Ora fanno voti nuovi di fedeltà alla Patria e al nostro Sire pregiando l'Eterno di proteggere il valore delle nostre armi e coroni l'opera delle stesse con la vittoria onde si possa vedere ancora molti anni sventolare la bandiera gialla e nera dalla cima dei nostri campanili".
Ed è importante sottolineare che questi due scritti sono stati fatti dopo 5 anni di guerra feroce che colpì con lutti tutte le nostre famiglie,da una popolazione smembrata tra profughi in Austria ed internati in Italia che era ritornata nel proprio paese e lo aveva trovato bruciato ed a SOLI 45 GIORNI DALLA FINE DELLA GUERRA.
Vorrei chiedere se questo non è un grande ed indiscutibile segno di attaccamento al nostro secolare Impero Austro Ungarico.
Ringrazio ancora Franco Gioppi che ha trovato l'originale della supplica e della lettera di ringraziamento.
SPERO CHE QUESTO SCRITTO FACCIA MAGGIOR CHIAREZZA SULLA VERA NOSTRA STORIA.


Fonte: Vota Franz Josef